Monday, October 26, 2015

boom di protesi al pene

SessoSesso: boom di protesi al pene
Sesso: boom di protesi al pene. Caldo, sole e si risvegliano gli ormoni
Caldo, sole e si risvegliano gli ormoni. Il testosterone aumenta, e nell’uomo aumenta anche il desiderio e la ricerca di benessere sessuale: "Questo in chi è particolarmente motivato anche da una compagna giusta, ma soffre di una disfunzione erettile grave, porta ad optare per l’intervento di protesi al pene. In Italia se fanno circa 350 l’anno, ma sta aumentando il numero di chi le sceglie". Lo spiega Gabriele Antonini, urologo-andrologo dell’Università Sapienza di Roma e specializzato nell’impianto di protesi idrauliche al pene.
"I farmaci possono compensare una disfunzione erettile minima - prosegue Antonini - ma se si ha il diabete o si è subito un intervento di chirurgia pelvica si avrà questo tipo di problema nel 90% dei casi. E un impianto di protesi al pene può ridare un vita sessuale completa". Pochi giorni fa si è svolto a Bologna un meeting nazionale dedicato all’implantologia protesica al pene "ed è emerso - ricorda il chirurgo - che il problema della disfunzione erettile si rivolve brillantemente con una protesi al pene". Antonini ha sviluppato una nuova tecnica di impianto in Usa e l’ha portata in Italia: "È meno invasiva e necessita di minor tempo di recupero - spiega - si fa un’incisione di 2,5 centimetri alla base dell’organo sessuale e si procede a una dilatazione dei corpi cavernosi per l’inserimento della protesi. Questo tipo di procedura permette di ridurre quasi a zero gli ematomi e le infezioni dovute alle complicanze".

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